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Attualità domenica 15 febbraio 2015 ore 16:26

Settignano in rivolta contro i tagli di Poste

Don Giorgio su chiusura poste di Settignano - video

Tutti in piazza con striscioni e cartelli per dire no alla chiusura dell'ufficio postale di Settignano. "Chiuderemo i conti postali"



SETTIGNANO — Dopo la raccolta di firme, l'assemblea pubblica del 14 febbraio, i cittadini di Settignano scendono in piazza per salvare la succursale 36, a rischio cancellazione con altri 62 uffici toscani. In molti hanno manifestato muniti di cartelli e striscioni: "La posta non si tocca!", "La posta non deve essere chiusa" Nardella c'è? Avete visto il sindaco?"

Alla manifestazione "di civile e originale protesta" e convocata dai promotori alle 12 nella piazza del paese, hanno aderito centinaia di paesani "per contestare la decisione di chiudere l'ufficio postale che ha sempre fatto anche da banca, in assenza di qualsiasi sportello bancario". La manifestazione di protesta è stata aperta dal parroco di Santa Maria a Settignano, don Giorgio, presenti anche l’assessore al lavoro Federico Gianassi, il consigliere del sindaco sulle periferie Andrea Pugliese e il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi,

L’amministrazione comunale intanto si è schierata con i cittadini, in prima linea, per evitare la chiusura dell’ufficio postale. "Ci stiamo adoperando affinché Settignano continui ad avere il suo ufficio postale”. Lo hanno affermato Federico GianassiAndrea Pugliese e  Michele Pierguidi, che questa mattina hanno partecipato, in rappresentanza del sindaco Dario Nardella, alla manifestazione.

Il sindaco Nardella, in contatto con il governo e con i vertici di Poste italiane, lunedì 16 febbraio avrà un colloquio con la presidente Luisa Todini, mentre l’assessore al lavoro Gianassi è in contatto con il presidente della Regione Enrico Rossi e partecipa al tavolo regionale di confronto. Della questione se ne sta occupando anche l’Anci.

“Non condividiamo il metodo adottato da Poste Italiane per l’attuazione del proprio piano di ristrutturazione che, per quanto riguarda la nostra città comporterebbe la chiusura dell’ufficio di Settignano - hanno spiegato Gianassi, Pierguidi e Pugliese -. Non siamo d’accordo perché Poste non ha prima condiviso con i Comuni il piano di riduzione degli uffici mentre avrebbe dovuto farlo perché gli avremmo spiegato che l’ufficio di Settignano è un servizio molto importante per gli abitanti della zona e soprattutto per le fasce più deboli e meno giovani della popolazione che hanno maggiori difficoltà a spostarsi”.


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