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Attualità lunedì 03 agosto 2015 ore 18:50

Tornado, le informazioni corrono sui social

Foto di: Foto @profilo Facebook

Il web importante risorsa nel corso della tromba d'aria ed ora per avere informazioni. Solidarietà e aiuti nei gruppi come "Sei di Coverciano se"



FIRENZE — Ormai i gruppi social di Facebook sono diventati una realtà importante nel panorama web. Vengono scambiate informazioni utili, postate fotografie e diventano delle vere e proprie piazze virtuali dove scambiarsi opinioni, chiedere consigli ed attivare reti di solidarietà.

Un esempio è il gruppo "Sei di Coverciano se" che conta oltre 3mila iscritti. Già durante la tromba d'aria di sabato sera i cittadini del quartiere postavano fotografie e davano informazioni sulla situazione della loro zona.

Molti i fiorentini che, lontani perché in vacanza, chiedevano notizie sulle proprie abitazioni proprio tramite il gruppo. 

Sempre dal gruppo è partito l'appello: "di non portare i bambini nei giardini danneggiati a meno che non siano state fatte le dovute verifiche tecniche ...potrebbero esserci rami pericolanti". 

Dal gruppo i cittadini hanno anche appreso che alle 18 si terrà un consiglio straordinario per relazionare i consiglieri sulle cose fatte e quelle ancora da fare. Saranno presenti la presidente del consiglio comunale, Caterina Biti e l'onorevole Tea Albini.

Tanti i residenti della zona che, pala alla mano, si sono messi a ripulire alcune parti del quartiere, soprattutto dove giocano i bambini che in questi giorni sono in vacanza. 

Tante domande vengono fatte e prontamente qualcuno risponde, magari postando una fotografia per mostrare la situazione.

Dal gruppo poi sono partite già alcune iniziative di solidarietà. Ilaria Pieralli ad esempio scrive: "Ho letto su Facebook che si stanno organizzando vendite online per gli oggetti danneggiati dei vari negozi (bottiglie di birra sigillate ma senza l'etichetta di carta ecc ecc) in modo tale che ogni negozio riduca al minimo le perdite. Mi chiedo, oltre a queste vendite online e aperture dei negozi per vendere le cose nell'immediato, ma organizzare nelle vie sgombre le classiche feste di quartiere con i classici banchini? Ogni negozio il suo banchino e tutti noi, tra vicini di casa e non possiamo risollevare quel poco le persone che magari hanno perso più di noi. Che non si possa organizzare anche una cosa simile? Quante volte Via Manni, Viale Verga ecc ecc hanno chiuso per lasciare spazio al mercato?".

Alcuni abitanti stanno anche pensando di aprire un conto corrente per tamponare le emergenze.

Una comunità reale che in questo caso si da una mano anche nel "mondo virtuale".


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