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Attualità sabato 10 ottobre 2015 ore 16:28

In aiuto ai profughi scioccati dai conflitti

Il dipartimento della salute mentale, il Comune e le associazioni si impegnano insieme per aiutare i rifugiati in situazione di disagio mentale



FIRENZE — Il dramma nel dramma. È quello di chi, a causa delle sparatorie, dei bombardamenti, degli attacchi, delle torture o delle persecuzioni subite nel proprio paese, oltre ai danni fisici e alla necessità di fuggire e diventare un profugo, ha sviluppato anche una significativa vulnerabilità psicologica, una fragilità che a volte diventa causa di vero e proprio disagio, di malattia mentale, di patologia psichiatrica.

È a queste persone che sono rivolte l’attenzione e la professionalità che psichiatri, psicologi, educatori e infermieri del Dipartimento della salute mentale dell’Azienda sanitaria di Firenze si impegnano ad erogare con il protocollo d’intesa siglato con il Comune di Firenze e altri associazioni del terzo settore che ha appunto come obiettivo quello di rendere possibili interventi rivolti ai richiedenti protezione internazionale i quali si trovino anche in situazione di vulnerabilità o di disagio mentale.

Si tratta del progetto Skill Bill che ha una durata di 11 mesi e consente di costituire percorsi sanitari riabilitativi e di inserimento per 50 persone, selezionate fra i beneficiari vulnerabili con disagio mentale. Saranno proprio loro ad essere presi in cura al Dipartimento di salute mentale in collaborazione con i 3 partner del terzo settore coinvolti.

Il Comune di Firenze, aderendo al Sistema nazionale di protezione per richiedenti asilo e rifugiati e ai finanziamenti garantiti dal Fondo europeo per i rifugiati, da diversi anni promuove progetti tesi all’accoglienza, tutela e l’integrazione di cittadini stranieri che, a causa di situazioni di guerra o di persecuzione, sono fuggiti dai loro paesi ed hanno richiesto ed ottenuto in Italia forme di protezione internazionale o umanitaria.

Nell’ambito di questi progetti una attenzione particolare, in collaborazione con soggetti del terzo settore come Arci, Caritas e Consorzio Co&So, è stata rivolta ai soggetti in situazione di vulnerabilità o di disagio mentale/psicologico, attivando la collaborazione del Dipartimento di salute mentale della Asl.

Il protocollo è stato firmato dall’assessore al welfare e alla sanità del Comune di Firenze Sara Funaro, dal vicecommissario della Asl 10 Emanuele Gori e dai rappresentanti di Arci, Caritas e Consorzio Co&So.

Il Dipartimento di salute mentale si impegna in particolare a garantire, in collaborazione con il Comune di Firenze, la continuità assistenziale degli interventi rivolti ai destinatari in uscita dai progetti di accoglienza, contribuendo alla formazione degli operatori dei servizi sociali e degli altri soggetti impegnati sulle modalità di pronto intervento e le corrette prassi rivolte alle persone con vulnerabilità o di disagio mentale.


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