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Attualità mercoledì 21 dicembre 2016 ore 06:00

L'abbraccio di Firenze alle vittime del terrorismo

In Comune cerimonia per gli auguri di Natale con un minuto di silenzio per le vittime degli attentati. Ponte Vecchio con la scritta "Stop terrorism"



FIRENZE — Il giorno degli auguri alla città di Firenze da parte di Palazzo Vecchio, è il giorno seguente l'attentato terroristico a Berlino dove sono morte 12 persone e ne sono rimaste ferite 48.

E su Ponte Vecchio una scritta in memoria delle vittime degli attentati, in segno di lutto. 

Il sindaco di Firenze Dario Nardella nel pomeriggio ha deciso di dedicare un minuto di silenzio per tutte le vittime del terrorismo. Un abbraccio che parte da Firenze verso Berlino, Zurigo, Ankara e Karak.

“Quello che si sta per chiudere è un anno difficile, segnato dalla violenza del terrorismo. Simbolo di questa violenza è Aleppo, una delle culle della civiltà attraversata da religioni, civiltà, storie e popoli, che oggi è un cumulo di macerie, una città devastata da una guerra civile che non ha risparmiato niente e nessuno. Aleppo è la ferita nel mondo che la violenza più spietata ha provocato. Spero che dalla nostra città, come da altre città del mondo, possa elevarsi un grande grido di allarme e anche un desiderio di solidarietà e di ricostruzione”. 

Ha detto il sindaco Dario Nardella durante la tradizionale cerimonia degli auguri di Natale alla città, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, e alla quale ha partecipato anche Alessandro Berti, console onorario della Danimarca e decano dei consoli in città. 

Presenti tra gli altri gli assessori e i consiglieri comunali, le autorità civili, militari e religiose e il corteo storico fiorentino. La cerimonia ha visto anche l’esibizione del coro di voci bianche della Scuola di musica di Fiesole. 

Nel corso del suo intervento il sindaco ha raccontato di aver concordato con il sindaco di Reims Arnaud Robinet di lanciare un appello a tutti i sindaci italiani e francesi per il salvataggio di Aleppo in Siria e per dire no al terrorismo: “Tutti insieme iniziamo la ricostruzione di Aleppo, mobilitando le nostre comunità, Istituzioni, associazioni, chiese. Con il sindaco di Reims chiediamo l’apertura immediata di cordoni umanitari ad Aleppo e che le Istituzioni di tutti i livelli portino aiuti a quelle poche persone che sono ancora in città”, ha dichiarato Nardella. 

“Ci troviamo all’indomani di una giornata buia e nera per l’umanità - ha affermato il sindaco -. Non avremmo mai immaginato di dover vivere questo Natale ferito e segnato dal dolore. Il terrorismo ha colpito ancora; ha colpito ieri nel cuore di Berlino e ad Ankara con l’omicidio dell’ambasciatore russo, ha colpito a Zurigo, a Karak in Giordania. Tutto questo ieri a pochi giorni dal Natale". 

"Un bollettino di guerra - ha continuato Nardella - perché è davvero una guerra, di nervi, di resistenza prima di tutto. È una guerra lunga, nuova, imprevedibile. I terroristi vogliono rinchiuderci nelle nostre case, vogliono terrorizzarci e svuotarci di ogni gioia, di ogni speranza, di ogni sentimento di umana comprensione e di dialogo. Ma la nostra identità è più forte della loro violenza; la nostra cultura è più forte del loro terrore e la nostra solidarietà è più forte delle loro armi. La nostra compassione è più forte del loro odio. Non dovremmo mai cedere di un centimetro di fronte alla strategia del terrore, mai consentire che possano ottenere successi, seminando disperazione e scoramento tra noi”.


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DARIO NARDELLA SU VITTIME DI BERLINO E AUGURI DI NATALE - dichiarazione
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