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Attualità giovedì 14 novembre 2019 ore 16:50

Nuove regole per l'edilizia residenziale pubblica

L'amministrazione ha predisposto alcune modifiche strutturali e significative che saranno sottoposte all'approvazione dell'assemblea cittadina



FIRENZE — La giunta fiorentina ha stabilito nuove regole per l'edilizia pubblica, adesso l’adeguamento alla legge regionale sulla casa (legge 2 gennaio 2019 n. 2) deve passare al vaglio del Consiglio comunale, dove potrebbe essere modificato.

Le principali novità introdotte dal nuovo regolamento per l’edilizia residenziale pubblica approvato dalla giunta nell’ultima seduta riguardano "la stretta sul rispetto dei regolamenti di utenza e delle autogestioni e immediata esecuzione della decadenza dell’assegnazione nel caso di attività illecite nell'alloggio popolare o di gravi e reiterate violazioni nell'uso dello stesso; segnalazione dei casi di criticità sociale e delle problematiche presenti nel blocco di appartamenti e negli edifici limitrofi da tenere in considerazione per le assegnazioni per favorire l’integrazione culturale e garantire l’equilibrio sociale tra gli inquilini". 

Altre novità, rispetto al precedente regolamento del 2015, riguardano "la modalità di approvazione dello schema di bando per l’assegnazione degli alloggi popolari, i tempi per l’aggiornamento della graduatoria, la mobilità e la percentuale degli alloggi destinati alla mobilità, l’utilizzo autorizzato degli alloggi per l’emergenza abitativa e la nuova durata per l’utilizzo autorizzato e la disciplina in merito alla disponibilità degli alloggi".

L’assessore alla Casa Andrea Vannucci ha spiegato "E' un atto molto atteso da parte dei cittadini più fragili e in difficoltà. Il nuovo regolamento è il frutto di un lavoro di adeguamento alla legge regionale sulla casa, che è la cornice all’interno della quale si inserisce. Con questo documento la legislazione regionale si adatta al contesto cittadino, andando incontro alle esigenze abitative della nostra città. Ci auguriamo che gli elementi di novità introdotti possano contribuire a far funzionare al meglio tutto il meccanismo di assegnazione, mobilità e gestione dell’edilizia residenziale pubblica. Firenze è una città che ha posto un grande impegno sul tema dell’abitare e questo regolamento era un passo necessario per continuare a fare politiche innovative sul tema casa, molto sentito da tanti fiorentini”.

Tutte le novità. "Lo schema di bando per l’assegnazione ordinaria degli alloggi erp viene approvato in sede di assemblea del Lode e non più dal Comune. Sarà possibile aggiornare la graduatoria annualmente in base alle esigenze abitative del territorio, anziché ogni due anni. Nei casi in cui sono presenti criticità di ordine sociale Casa spa allega alla scheda di consegna dell’alloggio una relazione sintetica sulla situazione sociale del blocco nel quale l’appartamento è inserito e degli edifici limitrofi, nonché delle relative problematiche, in modo da favorire la valutazione del contesto abitativo ai fini dell’assegnazione, secondo quanto previsto dalla legge regionale. Viene indicata la distinzione tra occupanti abusivi e occupanti senza titolo, prevedendo modalità e tempi di esecuzione del provvedimento di rilascio dell’alloggio diversificati. Inoltre, vengono definiti nuovi criteri di priorità nell’esecuzione in considerazione delle condizioni di fragilità del nucleo e del pagamento delle indennità di occupazione. Viene anche prevista l’immediata esecuzione del provvedimento di decadenza nel caso di attività illecite nell’alloggio oppure di gravi e reiterate violazioni inerenti all’uso dell’alloggio. Il Comune nell’individuare gli alloggi da assegnare tiene conto, laddove possibile, del contesto abitativo in cui verrà inserito l’aspirante assegnatario al fine di assicurare la massima integrazione e coesione sociale, nonché la pacifica convivenza, come previsto dal comma 4 dell’art. 12 della Legge Regionale. A tale scopo Casa spa deve riportare le criticità legate a situazioni sociali e socio-sanitarie presenti negli edifici individuati per l’assegnazione degli alloggi nelle schede di consegna degli stessi e negli edifici limitrofi. Il Comune, una volta verificato il diritto all’assegnazione di un alloggio per il nucleo richiedente, può avviare una procedura di valutazione preventiva dell’equilibrio sociale dell’assegnazione, anche avvalendosi della Commissione erp e mobilità. Le informazioni necessarie per tale valutazione sono acquisite con la collaborazione di Casa spa, del Servizio sociale professionale territorialmente competente e eventualmente di altre realtà presenti sul territorio. Nel caso di grave disagio sociale, documentato dalla relazione dei servizi sociali che hanno in carico il nucleo familiare, oppure derivante dalla presenza di criticità di ordine sociale o nel caso di situazioni che necessitano di interventi a tutela dell’incolumità personale o familiare accertate dalle autorità competenti, la Commissione erp, su richiesta del presidente, esprime parere circa l’adozione di un provvedimento di mobilità in via prioritaria.

Inoltre, viene introdotta una nuova percentuale di alloggi destinati alla mobilità da definire nel programma di mobilità predisposto dalla giunta ogni due anni e viene favorita la mobilità consensuale. Si prevede inoltre un aggiornamento semestrale della graduatoria del bando mobilità pubblicato dal Comune. Inoltre, si può prevedere l’individuazione, in collaborazione con Casa spa, di alloggi di risulta sfitti che necessitano di interventi di manutenzione da mettere a carico del nucleo familiare interessato alla mobilità, con successivo recupero della spesa dal canone di locazione.

E' prevista una nuova percentuale del 40% degli alloggi (nel precedente regolamento era pari al 35%) annualmente disponibili a favore di nuclei con disagio abitativo e nuovi criteri di definizione dell’emergenza: entro la riserva massima del 40% è previsto un 25% all’emergenza sfratti (stessa percentuale di prima), il 10 % riservato esclusivamente ai casi socio-terapeutici o assistenziali segnalati dai servizio sociali e il restante 5% all’emergenza abitativa per tutte le altre casistiche. Definizione trimestrale delle quote di alloggi destinate ad emergenza sfratti e abitativa da parte del Comune.

E' previsto l’utilizzo autorizzato concesso per un periodo massimo di quattro anni, rinnovabili esclusivamente nel caso di permanenza delle situazioni che lo hanno determinato e comunque fino a un termine massimo di otto anni. In precedenza, erano tre anni rinnovabili per un periodo uguale fino a un massimo di 6 anni.

Entro il 31 dicembre di ogni anno, Casa spa deve comunicare al Comune il programma dettagliato degli alloggi che saranno disponibili nell’anno successivo per recupero e ristrutturazione (‘risulta’) o nuova costruzione. Ogni mese, poi, Casa spa trasmette al Comune la situazione aggiornata degli alloggi sfitti, compresi quelli disponibili per l’assegnazione".


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