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Attualità martedì 29 settembre 2020 ore 19:10

Movida, dal sindaco per chiedere una rivoluzione

Le aspettative dei residenti sono alte ed al tavolo hanno portato mesi di segnalazioni e proteste per la gestione della vivibilità notturna



FIRENZE — Le porte di Palazzo Vecchio si sono aperte per accogliere un vertice sulla Movida in Oltrarno. Il sindaco Dario Nardella, il questore Filippo Santarelli, il priore di Santo Spirito, commercianti e residenti si sono riuniti allo stesso tavolo ed hanno affrontato il fenomeno alla fine dell'estate.

"Le scalinate ed il sagrato devono essere interdetti" è la prima richiesta. Così i residenti di Santo Spirito hanno rivolto al sindaco di Firenze un nuovo appello per la tutela del rione presentando un piano di riqualificazione "La piazza e la basilica sono state assediate da mesi di deriva alcolica e consumo di stupefacenti, con facciate deturpate e palazzi sfregiati. Regna la paura in un assedio continuo. L'equilibrio è stato compromesso" ha sottolineato Camilla Speranza del Comitato dei residenti di Santo Spirito in prima linea contro gli effetti della Movida. "Il fenomeno non ha alcun meccanismo di autocontenimento - hanno sottolineato gli abitanti - si tollerano feste continue a base di alcol e droghe con il rigetto delle regole mentre le forze dell'ordine sono presenti in qualità di spettatori. Chiediamo il divieto di vendita e consumo di alcol al di fuori dei locali. Siamo e saremo le sentinelle di Santo Spirito. In una comunità tutti devono contribuire anche rimettendoci ma fino ad ora gli unici a rimetterci qualcosa siamo stati noi".

Nel corso dei mesi estivi Palazzo Vecchio è intervenuto a suon di ordinanze mettendo mano agli orari di apertura dei locali, alle regole sulla vendita degli alcolici e coordinando un servizio di bagni pubblici ad apertura gratuita e prolungata offerta dagli esercenti. Sempre in estate è stato effettuato un intervento di potenziamento dell'illuminazione del sagrato con l'obiettivo di creare un deterrente mentre i residenti hanno lamentato un peggioramento dovuto alla creazione di uno spazio illuminato a giorno fino a tarda notte.

La risposta dei residenti è stata una raccolta firme, seguita da numerose segnalazioni sullo stato di degrado, dagli schiamazzi all'uso delle cantonate come orinatoi alla presenza di bottiglie lanciate e spaccate sul sagrato e sulle facciate dei palazzi. Varie le forme di protesta adottate dai residenti con flash mob e presidi fin sotto a Palazzo Vecchio. L'estate è finita con un quaderno pieno di doglianze.


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