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Attualità mercoledì 26 aprile 2017 ore 16:35

Moschea, fuoco incrociato sullo stop di Nardella

I consiglieri regionali di Lega Nord Jacopo Alberti e di Forza Italia Marco Stella all'attacco del sindaco dopo la retromarcia seguita al no di Renzi



FIRENZE — La bufera innescata dalla presa di posizione dell'ex premier e candidato segretario alle primarie del Pd Matteo Renzi ha investito in pieno il sindaco di Firenze Dario Nardella, finito al centro degli attacchi delle forze di opposizione. Dopo che Renzi, a Cavriglia per il 25 aprile, ha detto che "tecnicamente e giuridicamente la moschea non si può fare lì", Nardella ha spiegato che "problemi tecnici e giuridici che ho riscontrato parlando proprio con Renzi rendono molto complesso costruire la moschea dentro la caserma".

Immediate le reazioni. Jacopo Alberti, consigliere regionale della Lega Nord ha detto che "il clamoroso cambio di rotta, peraltro da noi ripetutamente caldeggiato, del Sindaco Nardella sul tema dell’ubicazione della nuova moschea pone un serio dubbio sul fatto che il primo cittadino di Firenze non sia in qualche modo influenzato dal sig. Matteo Renzi che, attualmente, non ha alcun incarico istituzionale.”

“Se così fosse - ha poi aggiunto il consigliere - la cosa sarebbe alquanto grave e foriera di cattive notizie per i fiorentini che praticamente dovrebbero confrontarsi con un sindaco “ombra”.”  “D’altronde, dopo aver sostenuto a più riprese che l’ex caserma Gonzaga sarebbe stata idonea per ospitare il luogo di culto islamico - ha spiegato ancora Alberti - questa improvvisa retromarcia, dopo che l’ex premier, aveva bocciato la predetta ipotesi, porta necessariamente a pensare che l’influenza renziana sia particolarmente rilevante nei confronti di Nardella, notoriamente delfino del candidato Segretario.” “Insomma, siccome già in altre occasioni l’attuale sindaco non era stato immune dalle sortite renziane, ci chiediamo, con amarezza, se il capoluogo regionale non sia una sorta di località in franchising che dipende in tutto per tutto dalla volontà altrui, cioè dalla Casa madre….”

Ancora più duro il commento di Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana e consigliere di Forza Italia. "O Nardella è inadatto a fare il sindaco di Firenze, o prende ordini da Renzi. Non c'è una terza opzione, visto come ha gestito, anzi 'non gestito' la vicenda della moschea all'ex caserma Gonzaga, ai confini tra il capoluogo toscano e il Comune di Scandicci". "Eppure - ha detto Stella - nelle ultime settimane Nardella ha parlato quasi solo di moschea, assicurando che la location individuata era quella definitiva. 'Io, con questa proposta della moschea all'ex Gonzaga, ho fatto dieci passi avanti - sono dichiarazioni del sindaco - e non possiamo bruciare un’idea dietro l'altra'. Come mai questo incredibile e repentino cambio di direzione?". "Oggi - ha concluso - Nardella fa marcia indietro, guarda caso a poche ore dal pronunciamento contrario del suo predecessore Renzi. E lo fa parlando di 'problemi tecnico urbanistici che in effetti risultavano ai nostri uffici'. Quindi, le cose sono due: o prende ordini dall'ex premier, oppure non è adatto a fare il sindaco. Se c'erano problemi tecnici, doveva saperlo prima di indicare quel luogo per farci la moschea. Se questo è il pressappochismo con cui fanno le cose a Palazzo Vecchio, non è un caso che l'Amministrazione Nardella perda tutti i ricorsi al Tar".


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