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Attualità venerdì 30 giugno 2017 ore 13:43

Gli artigiani in Oltrarno paralizzati dalla crisi

Fatturato in caduta e troppa burocrazia sono i problemi messi in luce dal report di Cna. E ora le botteghe aprono le loro porte



FIRENZE — La crisi non molla l'Oltrarno. Eppure con le sue stradine, piazzette e 'cantonate' è ancora uno dei quartieri più genuini della città, pieno di botteghe artigiane che da offrire, soprattutto a chi ha voglia di conoscere la manualità e l'arte fiorentini, ha molto. Se ne contano mille, duecento delle quali, afferenti a Cna, si legge nel report presentato alla presenza dell'assessore allo sviluppo economico Cecilia Del Re, di Franco Vichi direttore generale Cna Firenze Metropolitana, di Luca Tonini presidente Cna per l’area Firenze Città e di Gaetano Aiello, curatore dell’indagine.

Nello specifico dell'indagine, il 25 per cento del campione preso in esame appartiene al settore dell’artigianato artistico, il 10 per cento al settore pelle e calzature, un altro 10 per cento al settore legno arredamento. Il resto si suddivide tra settori di vario genere come la grafica editoria, il commercio ambulante, la meccanica, hotel, ristoranti, bar e pubblici esercizi, impiantistica e altri. Tra i problemi segnalati, c'è quello del fatturato che nel 2016, rispetto al 2015, è calato nella maggior parte dei casi fino al 34 per cento. Nel 33 per cento dei casi è rimasto stabile, mentre soltanto nel 28 per cento dei casi è stato dichiarato in aumento. Per il 2017, il 42 per cento delle imprese si attende che l'andamento del fatturato si mantenga stabile, mentre il 25 per cento si aspetta un calo. Solo il 18 per cento vede rosa e si attende una crescita. 

Per quanto riguarda il rapporto delle imprese d’Oltrarno con il mondo digitale, il 67 per cento utilizza strumenti digitali, soprattutto il sito web seguito da Facebook. Quasi nessuno invece ricorre alla vetrina di Amazon.

Alle imprese artigiane è stato chiesto quali siano i problemi più significativi che registrano nella conduzione della loro attività. Al primo posto c'è la burocrazia che paralizza le iniziative proposte. Segue l'impoverimento delle strade e dei quartieri e, ancora, nel 55 per cento dei casi, la mancanza di iniziative e di clima di fiducia. Insomma, i costi elevati sono uno dei problemi meno importanti. 

Per rivitalizzare il quartiere, l'85 per cento delle imprese ritiene che la cosa più importante sia il miglioramento della viabilità, mentre l'81 per cento mette ai vertici la promozione di relazioni sociali positive tra residenti, operatori economici e turisti. Il 75 per cento del campione confida anche nella maggiore e migliore integrazione tra scuola e mondo dell'artigianato e nella salvaguardia di tutto ciò che contraddistingue il 'made in Florence'.

Intanto, per valorizzare il quartiere, le botteghe artigiane dell'Oltrarno aderenti apriranno le loro porte a chi vorrà conoscere i manufatti dell’impresa e le fasi del processo produttivo, i progetti, il saper fare insieme e quella speciale magia che accompagna la realizzazione di un prodotto artigianale. Ogni appuntamento sarà arricchito da un piccolo evento culturale.


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