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Arte venerdì 10 novembre 2017 ore 16:00

Ejzenštejn - La rivoluzione delle immagini

In mostra agli Uffizi i disegni del celebre cineasta russo accompagnati dalle immagini del suoi film.



FIRENZE — Ancora un'innovazione agli Uffizi, una temporanea che esplora il rapporto tra disegno e cinema attraverso il recupero dell'elemento che più accomuna le due arti: le immagini.

La mostra “Ejzenštejn – La rivoluzione delle immagini” in corso nella Sale di Levante fa tutto questo grazie al talento multiforme di una delle figure di spicco della cinematografia russa: Sergej M. Ejzenštejn che, oltre ad essere uno dei cineasti che meglio ha rappresentato la rivoluzione delle immagini in movimento, è stato anche un prolifico disegnatore.

Il dialogo tra i due elementi - cinema e disegno – è costante per tutta la vita dell'artista, che ama trasferire su carta con tratto rapido e deciso, pensieri, idee capaci di riflettersi nella produzione cinematografica senza subordinarsi ad essa, ma rimanendo opere compiutamente autonome.

Questo rapporto è ricostruito in mostra attraverso la presenza in ogni sala sia delle immagini in movimento dei suoi film che dalle sequenze tematiche di disegni, disposti uno accanto all'altro non solo a ricostruire ogni serie realizzata, ma anche a creare similitudini con i fotogrammi delle sequenze cinematografiche. Particolarmente interessante è, in questo senso, il ciclo delle Parche, una serie di disegni che accostati l'uno all'altro sembrano tracciare la danza delle figure legate tra loro in maniera equilibristica dal filo della vita che di volta in volta tessono e tagliano.

Nel corso delle cinque sale che articolano l'esposizione è possibile ripercorrere le principali tappe del percorso cinematografico del regista, mostrate su grandi schermi con video a ciclo continuo, ed incrociarle con i disegni che l'autore amava realizzare anche su supporti talvolta inconsueti come brandelli di carta, ricevute, piccoli fogli di block notes e capaci di unire una linearità che richiama il Tre e Quattrocento per fondersi con gli echi surrealisti e neo espressionisti più contemporanei all'autore.

Una mostra non solo per gli appassionati del cinema, quindi, ma per tutti coloro che abbiano la curiosità di scoprire un altro aspetto del talento del regista e immergersi nel clima di un periodo storico di grande fermento e innovazione a cavallo della rivoluzione socialista russa. 


© Riproduzione riservata


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