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Attualità mercoledì 05 aprile 2017 ore 17:05

Cna batte i pugni contro l'impennata delle imposte

Dura condanna contro l'aumento del 20 per centro del diritto camerale. Replica di Confartigianato: "Il diritto annuale è calato del 50 per cento"



FIRENZE — Da Cna Firenze arriva un duro attacco alle altre categorie economiche fiorentine per l'approvazione dell'incremento dei diritti camerali.

"I nostri consiglieri in Camera di Commercio, insieme a quelli di Confcommercio, sono stati ieri gli unici a opporsi a questo aumento inaspettato, che comunque è stato votato dalla maggioranza diventando tristemente realtà", ha detto Franco Vichi, direttore generale di Cna Firenze. 

Un aumento che, spiega ancora Cna, in Toscana è stato approvato solo in provincia di Firenze. 

"E questa brutta notizia - ha poi aggiunto Vichi - arriva in un momento difficile per la nostra economia e per le nostre imprese, proprio quando sembrava si stesse andando, con la riforma del sistema camerale, verso la razionalizzazione delle spese per le 150mila imprese della provincia di Firenze. Il governo Renzi aveva stabilito anche una riduzione progressiva spalmata su tre anni, fino al 2017, del 50 per cento del diritto camerale. Siamo sbalorditi che sia passato questo aumento che dà facoltà agli enti camerali di autorizzare un aumento massimo del contributo alle imprese fino al 20 per cento, trincerandosi dietro la motivazione di un fantomatico progetto di rilancio sia con la digitalizzazione delle imprese e la costruzione di un network camerale sia con servizi di orientamento a lavoro. Tutti progetti già seguiti anche dalle associazioni di categoria. Non è certamente un bel segnale per le imprese fiorentine".

Contro la posizione di Cna, però, ha preso posizione Confartigianato Firenze per voce del direttore Jacopo Ferretti: "Una ditta individuale nel 2014 pagava 106 euro di diritto camerale, nel 2015 pagava 69 euro, nel 2016 ha pagato 63 euro, e ne pagherà 53 nel 2017: ci si può arrampicare sulle percentuali, ma le cifre sono chiare". 

"Il 20 per cento in più a Firenze c'è sempre stato, da una vita", ha aggiunto Ferretti, ricordando che in base alla riforma camerale "l'esazione del diritto annuale è stata tagliata con tre step del 35 per cento, del 40 per cento e del 50 per cento, com'era già previsto fin dal primo provvedimento del 2014". Il direttore di Confartigianato ha poi aggiunto che "il 22 settembre 2016 la consulta dei presidenti delle associazioni ha votato all''unanimità a favore di questa manovra, ed era presente anche chi ieri ha votato contro in consiglio camerale. Si potrebbe parlare di populismo e contraddizione...".


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