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Attualità martedì 26 maggio 2020 ore 14:47

Cancellazioni e rimborsi è tracollo degli alberghi

Secondo i dati di Confindustria nella Città metropolitana metà delle strutture hanno rinunciato all'estate e sperano di poter riaprire a Settembre



FIRENZE — Prenotazioni cancellate al 99 per cento negli hotel della Città metropolitana di Firenze, a Giugno il 91 per cento e a Luglio il 77 per cento, questi i dati del centro studi di Confindustria Firenze. 

I dati della Sezione Industria alberghiera di Confindustria Firenze e del Consorzio Firenze Albergo, spiegano anche che circa il 56 per cento dei clienti, che hanno effettuato le cancellazioni, sono stati rimborsati dalla struttura e gli altri hanno accettato un voucher per una riprogrammazione del soggiorno

Il 49 per cento delle strutture prevede di riaprire a settembre, a Giugno il 21 per cento, mentre il 12 per cento a Luglio e solo un 6 per cento ad Agosto, i rimanenti addirittura dopo il mese di Settembre. Nelle strutture alberghiere della Città metropolitana fiorentina di 3,4 e 5 stelle, pesa il dato sulla cassa integrazione: per i dipendenti del 67 per cento delle imprese intervistate non è ancora stata erogata dall’Inps e per il restante 33 per cento è stata anticipata dall’azienda, in attesa dell’erogazione da parte dell’Inps.

“La situazione più seria è proprio quella della cassa integrazione in deroga - ha detto Giancarlo Carniani, presidente della Sezione Industria Alberghiera di Confindustria Firenze -, che ad oggi non è stata ancora incassata dalla quasi totalità delle imprese. Prevedo che la situazione sociale, oltre a quella economica, sarà drammatica già dalle prossime settimane”.

Il 42 per cento delle strutture intervistate, infine, prevede a breve di richiedere un finanziamento, mentre solo il 30 per cento lo ha già richiesto. L’82 per cento di coloro che hanno richiesto un finanziamento in base al decreto “liquidità”, sono ancora in attesa di una valutazione della domanda di finanziamento presentata. Quelli che lo hanno già visto arrivare in cassa, sono solo il 9 per cento; percentuale pari a quelli a cui la banca non lo ha concesso.


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