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Arte giovedì 09 novembre 2017 ore 18:00

Antinori per l'arte

In mostra al Museo del Bargello la lunetta di Giovanni Della Robbia recentemente restaurata grazie al contributo di Antinori. Dal 9 novembre all'8 aprile.



FIRENZE — Una splendida occasione per vedere da vicino - è proprio il caso di dirlo, perché la si potrebbe quasi toccare - la splendida lunetta realizzata da Giovanni Della Robbia su committenza dei Marchesi Antinori e raffigurante la Resurrezione di Cristo. Un tripudio di figure e di colori nel pieno stile del ceramista, la cui arte si presenta più sgargiante ed ornata di quella degli altri membri della celebre famiglia di artisti, campeggiano su una lunetta di poderose dimensioni, impressionante tanto per la sua ricchezza che per la sua maestosità. Composta da 46 sezioni di terracotta invetriata, la lunetta è caratterizzata dalla presenza di alcuni elementi che la rendono unica come il ritratto quasi a grandezza naturale del committente, in preghiera accanto al Cristo risorto, le pose plastiche dei soldati che attorniano la resurrezione, gli stemmi posti alla base e i tanti animali che popolano la ghirlanda che incornicia la scena. A quest proposito, può essere divertente prendersi del tempo per scovare e riconoscere le strane creature che si muovono tra fronde, frutti e fiori, perché alcune di loro sono piuttosto originali rispetto alla storia dell'arte della ceramiche invetriata: scoiattoli e serpenti solo per citarne alcuni e non rovinarvi la sorpresa di stupirvi cercandoli tutti.

La lunetta è eccezionalmente tornata a Firenze da New York, dove risiede stabilmente come parte della collezione del Museo di Brooklyn. La fortunata occasione si è creata grazie al contributo fornito dalla famiglia Antinori al restauro dell'opera, che che ha reso possibile di nuovo la sua esposizione al pubblico dopo molti anni. Interessante per questo è il filmato che racconta come sia stato impegnativo, ma anche stupefacente per gli stessi restauratori, approcciarsi all'opera, perché questo ha consentito di scoprirne la struttura in profondità, nonché di ideare e realizzare le azioni di consolidamento e supporto che la potessero restituire alla pubblica fruizione.

La lunetta era approdata oltreoceano grazie al mecenate dell'arte Augustus Healy, che la acquistò direttamente dagli Antinori per donarla successivamente al Museo di Brooklyn. Come ne aveva accompagnato il viaggio oltreoceano, Healy torna a Firenze con la lunetta nella forma di un pregiato ritratto realizzato da John Singer Sargent nel 1907 e che fa quasi pensare che il legame tra il grande uomo d'affari e la sua preziosa opera sia ancora forte.

Nella sala attigua a quella dell'esposizione completa il percorso l'installazione site-specific "Scena fissa" di Stefano Arienti, che rilegge e reinterpreta l'arte robbiana in chiave contemporanea, trasponendo le figure che campeggiano sulla lunetta su grandi teli a creare un percorso che metaforicamente porta ancora di più il visitatore dentro l'opera. 


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