Costi inesistenti, evasione da due milioni di euro

La Guardia di Finanza ha arrestato una imprenditrice cinese accusata di avere evaso due milioni di euro. Controlli partiti da Empoli

FIRENZE — I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Firenze hanno concluso un’attività di controllo che ha portato alla scoperta di una "Consistente e articolata evasione fiscale di circa due milioni di euro".

L'indagine ha preso avvio da alcuni controlli fiscali effettuati alla fine dell’anno scorso dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Empoli nei confronti di "Una serie di ditte individuali intestate a soggetti di etnia cinese".

"Le ispezioni - ha spiegato la Gdf - avevano fatto emergere che alcune delle ditte avevano lo scopo di fornire alle altre costi inesistenti per “abbattere” i ricavi e, conseguentemente, non pagare le imposte. I successivi approfondimenti hanno messo in luce una regia unica nella gestione dell’intero meccanismo, riconducibile ad una cittadina di origine cinese, che, sebbene figurasse quale semplice dipendente, di fatto curava a livello imprenditoriale i rapporti commerciali delle imprese".

A seguito dell’avvio dei controlli la donna ha ceduto alcuni beni, "Rendendosi responsabile di un caso di sottrazione fraudolenta alle imposte".

Già alla fine dello scorso anno, al termine di una prima fase che ha visto indagati anche altri 6 cittadini cinesi, nei suoi confronti era stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica e, parallelamente, i militari del Gruppo di Firenze della Guardia di Finanza hanno eseguito un provvedimento di sequestro di denaro contante, un immobile e un’autovettura per un valore di oltre 350.000 euro.

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