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Attualità giovedì 23 maggio 2019 ore 10:47

Cassonetti guasti e strettoie, il rebus rifiuti

I nuovi cassonetti per la raccolta differenziata con chiavetta presentano alcune criticità e i residenti lamentano una scarsa attenzione al servizio



FIRENZE — In viale Forlanini è in corso la sperimentazione per la raccolta differenziata, ma i residenti muniti di chiavetta stanno incontrando alcune difficoltà. Le tipologie di rifiuto sono cinque: indifferenziato, carta, plastica, vetro ed umido. "Sarebbe un sistema buono in teoria se non fosse che i cassonetti sono spesso guasti e non si aprono" raccontano i residenti che hanno cambiato le loro abitudini di vita e stanno prendendo le misure con il nuovo sistema di raccolta.
A rendere problematica la raccolta è intervenuta anche la riqualificazione urbanistica "Può sembrare un paradosso - racconta a QuiNews una residente - ma dopo i lavori fatti per ampliare i marciapiedi, la larghezza della strada è diminuita notevolmente e il mezzo che recupera i rifiuti stenta a passare".

La  chiavetta è stata consegnata ai residenti in modo che ciascun conferimento possa essere monitorato ed attribuito ai fini del calcolo della tariffa "ma chi monitora i cassonetti?" domandano gli utenti del servizio.
La mancata apertura dei cassonetti rende problematico lo stoccaggio in casa "Si tratta di cinque tipologie di rifiuto, così ci siamo organizzati in casa con pattumiere adatte e molti conservano l'umido all'esterno, su terrazzi o balconi. Quando il cassonetto non si apre perché è troppo pieno o perché la chiavetta non viene riconosciuta, non sappiamo come fare e purtroppo c'è chi abbandona i sacchetti all'esterno dei contenitori provocando il degrado sui marciapiedi". Un degrado che vede impegnati ispettori di Alia e Polizia Municipale nell'individuazione di quelli che sono stati ribattezzati "i furbetti del cassonetto".

Come avete vissuto il passaggio alla nuova differenziata? "Non critichiamo la bontà dell'iniziativa - spiegano i residenti - e siamo ben felici di partecipare alla sperimentazione, occorre però maggiore controllo sulla funzionalità dei cassonetti, così come servirebbe maggiore attenzione nella raccolta da parte di molti cittadini che forse non hanno letto l'opuscolo consegnato assieme alle chiavi visto che si vedono sacchetti di plastica non biodegradabile usati per conferire l'umido, oppure c'è chi getta cristalli e ceramiche nel vetro". 
I sacchetti vi sono stati forniti con le chiavi? "Purtroppo no. Accadeva negli anni '80 quando c'era Asnu, ma al tempo un sacchetto bastava per tutto" concludono.


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