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Lavoro giovedì 09 maggio 2019 ore 17:50

Archivio Fratelli Alinari, patrimonio da salvare

La crisi sarebbe alle battute finali con il patrimonio archivistico che rischia di disperdersi se non interviene una intercessione istituzionale



FIRENZE — Dopo una profonda e lunga crisi aziendale, la vicenda che vede coinvolti la sede storica ed il patrimonio della raccolta Alinari sarebbe giunta agli atti formali. I sindacati prevedono in tempi brevi la cessazione del rapporto di lavoro per i 23 impiegati. L'attuale proprietà ha venduto l'immobile mentre il patrimonio è oggetto di un trasloco che sta impiegando i dipendenti al fine di garantire la salvaguardia di positivi, negativi, libri ed apparecchi fotografici.

All'Archivio non sarebbero mai stati destinati contributi pubblici, la Soprintendenza Archivistica per la Toscana ha dichiarato però il patrimonio Alinari "un unicum di interesse storico e culturale sia a livello nazionale che internazionale".

I dipendenti della Fratelli Alinari I.D.E.A. S.p.A. e della Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia chiedono che "ad ogni livello, si possano ricercare e trovare soluzioni che aiutino il proseguimento delle molteplici e possibili attività produttive con la prospettiva di salvaguardare professionalità acquisite e posti di lavoro".
"La Regione Toscana - ricordano i dipendenti - ha espresso la volontà di conservare fruibile il patrimonio, con modalità ancora tutte da stabilire, ma che speriamo possano permettere la continuità di tutte le attività produttive e quindi il mantenimento dei posti di lavoro".
"Quali saranno le sorti del patrimonio e soprattutto delle risorse umane che da anni si sono occupate della sua valorizzazione, sviluppando con esso un forte rapporto identitario?" domandano pubblicamente i dipendenti.

Beppe Luongo segretario della Slc Cgil Firenze ha dichiarato: “Abbiamo, anche recentemente, siglato accordi, necessariamente difensivi, per la migliore tutela sindacale possibile in uno scenario che è simile ad una progressiva dismissione delle attività, al netto di una parte residuale e temporanea, e anche oltre la volontà della proprietà attuale. L'unica speranza di un recupero ampio delle attività produttive possibili resta accesa in capo alla Regione Toscana, grazie alla scelta di attivarsi per l'acquisizione del patrimonio Alinari. Se ciò andrà a buon fine, come è auspicabile, la Regione potrà quindi concretamente avviare le procedure per un Bando Pubblico che lo renda nuovamente fruibile e disponibile anche al lavoro. Senza questa scelta di tutelare il patrimonio, non ci sarebbe nemmeno la speranza minima che oggi possiamo accarezzare con amarezza”.




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