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Arte mercoledì 17 agosto 2016 ore 13:07

Al via il restauro della colonna della Giustizia

​La monumentale colonna della Giustizia di piazza Santa Trinita sarà restaurata. Il progetto, da 150 mila euro, è stato approvato da Palazzo Vecchio



FIRENZE — La colonna della Giustizia, insieme alla colonna della Pace in piazza San Felice e quella della Religione in piazza San Marco, fanno parte del grandioso processo celebrativo avviato da Cosimo I de' Medici per la nomina a Granduca avvenuta nel 1570. 

Il monolite collocata in piazza Santa Trinita, è un dono del 1560 di Papa Pio IV alla casata medicea e proviene dallo spoglio delle Terme di Caracalla. La colonna iniziò il suo viaggio arrivando per via d’acqua sino a Ponte a Signa e poi, per via di terra sino a Firenze. A soprintendere il trasporto erano stati incaricati Giorgio Vasari e, in particolare, Bartolomeo Ammannati

La colonna iniziò a prendere forma attorno al 1570 quando fu realizzato il rivestimento del dado di base in marmo bianco completato da una bordatura perimetrale in una breccia violacea proveniente dalle cave di Seravezza. 

La realizzazione della statua fu affidata a Francesco del Tadda e a suo figlio Romolo, i quali eseguirono la realizzarono sul modello preparato dall’Ammannati. Per il compimento della scultura, costituita da sei pezzi di porfido rosso antico proveniente dai deserti egiziani, abilmente assemblati con perni e fasce in rame, occorsero circa undici anni di lavoro.

Il restauro interesserà varie parti del monumento: la base in marmo bianco presenta tracce evidenti di percolazione di acque cariche di residui metallici provenienti dal mantello della statua della giustizia. Alcune delle connessioni fra i marmi presentano decoesioni vistose. Il fusto ha evidenti esfoliazioni. Il mantello della statua è ossidato e così la spada e la bilancia.


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